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Leseprobe

Viaggio senza ritorno

Su un muretto accanto ad una chiesetta del Südtirol erano poggiati 4 teschi. Sopra si trovava un cartello con la scritta: Chi era lo stolto? Chi era il saggio? Chi il mendicante? Chi l’imperatore? In effetti della potenza e della ricchezza dell’imperatore non c’é più nessuna traccia. Sul teschio del mendicante nulla rammenta la sua povertà, i suoi abiti stracciati ed i brontolii del suo stomaco. A questo punto potremmo ritenere opportuno predisporre un altro cartello con la scritta: «La morte rende tutti uguali!».

Qui di seguito esaminiamo la validità di questa seconda scritta. In pubblicità si distinguono diverse categorie di consumatori: vale a dire che ci si rapporta a diversi gruppi target. La morte invece non fa distinzione fra gruppi target specifici in quanto nessuno le può sfuggire. Questo è il motivo per cui molti si sono occupati del tema della morte: filosofi, poeti, politici, sportivi, attori, analfabeti così come Premi Nobel.

I più attivi sono stati gli antichi egizi che hanno innalzato alla morte i più grandi monumenti del mondo: le piramidi di Giza. Il poeta tedesco Emanuel Geibel ha sintetizzato nella seguente massima, peraltro ben azzeccata, tutte queste espressioni dell’umanità: „La vita è sempre un enigma, la morte rimarrà per sempre un enigma». Tra gli innumerevoli tentativi di spiegare la morte scegliamo innanzitutto la teoria dell’evoluzione.

La morte nella concezione dell’evoluzione

Nel pensiero dell’evoluzione la morte occupa un posto così importante che addirittura senza di essa non ci sarebbe stata la vita sulla terra.

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Tag der Veröffentlichung: 02.08.2018

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Su un muretto accanto ad una chiesetta del Südtirol erano poggiati 4 teschi. Sopra si trovava un cartello con la scritta: Chi era lo stolto? Chi era il saggio? Chi il mendicante? Chi l’imperatore? In effetti della potenza e della ricchezza dell’imperatore non c’é più nessuna traccia. Sul teschio del mendicante nulla rammenta la sua povertà, i suoi abiti stracciati ed i brontolii del suo stomaco. A questo punto potremmo ritenere opportuno predisporre un altro cartello con la scritta: «La morte rende tutti uguali!». Qui di seguito esaminiamo la validità di questa seconda scritta. In pubblicità si distinguono diverse categorie di consumatori: vale a dire che ci si rapporta a diversi gruppi target. La morte invece non fa distinzione fra gruppi target specifici in quanto nessuno le può sfuggire. Questo è il motivo per cui molti si sono occupati del tema della morte: filosofi, poeti, politici, sportivi, attori, analfabeti così come Premi Nobel....

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